Si entra nell’estate, ma i Nervi sono ancora randagi sulle pietre azzurre per la luna.
Una poesia estratta da “Un bestiario” di Mariagiorgia Ulbar.
Ci somigliano i lupi usciti dall’inverno
sospesi sulla neve un po’ per volta
scendono verso terra e torna
l’erba che odora rovinosa e forte.
I lupi ti piacciono per gli occhi verdi
e quel grigio scuro di mai vecchi
perché stazionano nei branchi, sicuri
stanno ogni giorno e ogni notte,
ma poi si sperdono randagi
sulle pietre azzurre per la luna.
Vanno a guardare alle finestre,
poi vanno indisturbati sempre oltre.
Con una pecora che ha voglia di morire
fanno accordi
su come vuole essere sbranata,
se a pezzi o in una volta sola.